Filippo Schiavone: L’agricoltura è centrale per l’economia del territorio; con le nuove generazioni dovremo favorire percorsi di innovazione.
“La ripresa post pandemia sul nostro territorio passa attraverso un rilancio dell’occupazione ed un coinvolgimento sempre maggiore delle nuove generazioni, quelle che più di altre stanno pagando un prezzo molto alto alla crisi in corso. Su questo versante anche l’agricoltura, grazie anche ad alcune misure previste dalla Legge di Bilancio 2021, può e vuole svolgere un ruolo trainante. La Capitanata, con le sue produzioni e le sue aree coltivate, è la provincia agricola per eccellenza ed è importante che il settore primario svolga il ruolo da protagonista in questa difficile rinascita”.
È il presidente di Confagricoltura Foggia, Filippo Schiavone a rilanciare con forza l’importanza del settore per l’economia del territorio.
Nella manovra approvata dal Governo nei giorni scorsi, infatti, sono previste alcune misure tese a favore l’ingresso delle nuove generazioni in agricoltura. In questa direzione vanno: l’esonero contributivo per 24 mesi per i giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli che si iscrivono nella previdenza agricola nel corso dell’anno; la costituzione del Fondo di rotazione per l’attuazione del programma Next Generation EU; gli sgravi contributivi previdenziali a favore delle imprese che assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche se l’associazione di categoria ne avrebbe preferito l’estensione anche ai contratti a tempo determinato.
I numeri della Camera di Commercio al terzo trimestre 2020 fanno risaltare il peso del settore in provincia di Foggia. Il 38,2 % delle imprese attive appartengono al settore agricolo. Al 30 settembre, in un anno particolarmente delicato per tutto il sistema d’impresa, l’agricoltura in Capitanata aveva perso solo lo 0,7% di imprese attive. In attesa dei dati di fine anno sulla nati-mortalità è evidente quanto sia strategico il settore per gli equilibri economici del territorio.
Per Schiavone, che è anche componente della Giunta Esecutiva nazionale di Confagricoltura con delega alla ricerca e all’università: “la crisi economica la supereremo più facilmente se sapremo favorire anche qui da noi processi di innovazione produttiva. Su questo terreno le nuove generazioni hanno grandi opportunità. Il nostro settore è sempre più alla ricerca di nuove professionalità in grado di coniugare al meglio innovazione e sostenibilità ambientale. Con Università ed Enti di Formazione di eccellenza dovremo trovare il modo di sviluppare forme concrete di collaborazione in grado di supportare questa nuova esigenza delle aziende. Dal canto loro gli imprenditori dovranno superare alcune resistenze e mettersi in gioco, avendo il coraggio di accompagnare questo percorso e favorendo quel ricambio generazionale che può rappresentare la chiave di volta dello sviluppo della nostra provincia”.