“Dare riconoscibilità e valore ai nostri prodotti è strategico per la crescita del comparto agricolo provinciale per questo esprimiamo soddisfazione per il riconoscimento della DOP Pomodoro di Puglia che si avvia alle fasi conclusive del suo iter procedurale.

Un impegno portato avanti congiuntamente da tutte le rappresentanze di categoria dell’agricoltura provinciale con il coinvolgimento di Camera di Commercio e Università degli studi di Foggia a testimonianza di un lavoro di squadra di tutto il territorio”.

Si esprimono così le rappresentanze territoriali di Confagricoltura, Cia, e Confcooperative all’indomani della notizia dell’approdo al Ministero del disciplinare di produzione per la Dop Pomodoro Puglia.

Un riconoscimento su cui ci si è molto battuti e che si giustifica con i numeri che si registrano in provincia di Foggia. In Capitanata infatti si concentra circa il 40% della produzione nazionale di pomodoro da industria e oltre l’80% di quella meridionale.

“È evidente che stiamo parlando di una coltivazione caratteristica del territorio, favorita anche da particolari condizioni ambientali che rendono unico il nostro prodotto che, sia pur dedicato prevalentemente alla trasformazione, mantiene caratteristiche fisiche, chimiche ed organolettiche che lo rendono unico.

Un marchio DOP che una volta ottenuto potrà dare valore aggiuntivo anche al prodotto industriale. Per questo spiace – concludono le associazioni agricole – che ci siano ancora difficolta a riconoscere agli agricoltori il giusto prezzo per questo prodotto di qualità. Dall’industria alla grande distribuzione tutta la filiera deve finalmente arrivare a comprendere l’importanza della formazione di un prezzo del pomodoro che attribuisca a tutti gli attori un equo compenso”.

 

Cia Foggia               Confagricoltura Foggia        Confcooperative Foggia