Credito d’imposta  “Impresa 4.0” per nuovi investimenti in agricoltura. Opportunità per le imprese agricole.

Una delle novità di maggiore interesse della legge finanziaria 2020, che coinvolgono anche il settore agricolo, è la previsione di un credito d’imposta per l’acquisto effettuato nel corso del 2020 di beni strumentali nuovi.

Soggetti beneficiari

L’agevolazione in commento spetta alle imprese con residenza in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore di appartenenza, dalla dimensione e dal regime di determinazione del reddito, compresi quindi gli agricoltori singoli e associati che esercitano attività agricole e determinano il reddito sulla base dei valori fondiari dei terreni.

Tipologia degli investimenti agevolati

Rientrano nell’ambito di applicazione sia i beni strumentali tecnologicamente innovativi, previsti dal “Piano Industria 4.0”, sia i beni materiali strumentali semplici, come ad esempio: macchinari, impianti, attrezzature,  apparecchiature informatiche. Sono invece esclusi dall’agevolazione, i beni usati, le autovetture, i fabbricati e le costruzioni.

Misura del credito di imposta

La misura del credito spettante varia a seconda delle diverse tipologie di beni agevolabili e prevede tetti massimi di investimenti agevolabili differenziati rispetto al costo di acquisizione. In particolare, per gli investimenti aventi a oggetto beni rientranti nel Piano Industria 4.0 sono previste tre aliquote, 15% (limite massimo costi ammissibili di 700.000 euro), 20% (per investimenti oltre 2,5 mln.e fino a 10 mln. di euro)) e 40% (per investimenti oltre i  700.000 euro e fino a 2,5 mln di euro). Si tratta in linea di massima di software, macchine, attrezzature ed impianti necessari all’innovazione tecnologica e digitale delle imprese, il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o sensori di azionamento. Affinché si possa usufruire di questa tipologia di credito, è necessaria una perizia tecnica semplice, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui all’allegato A) della Legge n. 232/2016.

Per i beni di costo unitario inferiore ad euro 300.000, in luogo della perizia tecnica può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dall’interessato o dal  legale rappresentante.

Per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali non Industria 4.0, e quindi per tutti i beni strumentali “semplici”, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 6% del costo, nel limite massimo di costi ammissibile pari a 2 milioni di euro; per usufruire del credito d’imposta in beni strumentali “semplici” nella misura del 6%, non occorre alcuna perizia. Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione saranno stabiliti con apposito decreto.

Modalità di utilizzo del credito d’imposta 

Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione con il mod. F24, in 5 quote annuali di pari importo a decorrere:

  • dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni “semplici”;
  • dall’anno successivo a quello in cui è intervenuta la c.d. “interconnessione” per gli investimenti “Industria 4.0”, comprovata attraverso la predetta perizia tecnica.

Grazie al credito d’imposta quindi, dal 2021 sarà possibile ridurre fino ad azzerare, il versamento delle imposte dovute, ovvero dei contributi previdenziali e assistenziali propri o dei lavoratori dipendenti. In tutti i casi, le fatture e i documenti riguardanti l’investimento realizzato, devono riportare l’espresso riferimento alle disposizioni agevolative in esame. Per quanto attiene la possibilità dalla normativa di cumulare il credito d’imposta con altre agevolazioni riguardanti gli stessi beni fino al limite del costo sostenuto, si fa presente che l’eventuale incompatibilità va ricercata nelle disposizioni che vietano il cumulo, se previste, dalle altre misure agevolatite (es. PSR).

Caratteristiche tecniche delle macchine di cui all’allegato A) della Legge n. 232/2016

Affinché venga concesso il credito d’imposta “Impresa 4.0” è necessario, altresì, che le macchine agevolabili, comprese quelle agricole, rispondano a determinati requisiti tecnici previsti dal predetto allegato A) della Legge n. 232/2016 e, in particolare, che siano dotate delle seguenti caratteristiche:

  • controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller) o soluzioni equipollenti (cfr. circ. AdE n. 4/E del 30/03/2017);
  • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine;
  • interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva (Digital Twin cfr. AdEn. 4/E del 30 03 2017);
  • rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza.

Inoltre, le stesse macchine devono essere dotate di almeno due tra le seguenti caratteristiche:

  • sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  • monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e ad attività alle derive di processo;
  • caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).

Al fine di rendere più agevole l’individuazione delle predette caratteristiche si riepilogano nella seguente tabella alcune esemplificazioni:

CARATTERISTICHE TASSATIVE                                                       COMPONENTI CHE SODDISFANO I REQUISITI

Controllo per mezzo di CNC e/o PLC1                                                           Centraline elettroniche

Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica                                    Modem (CL55,CL10, AM53)

Integrazione con il sistema logistico della fabbrica                                                 Rete dati

e/o altre macchine

Interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva                                                    Monitor

Rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza                                Certificati CE

CARATTERISTICHE AGGIUNTIVE (2 su 3)                                  COMPONENTI CHE SODDISFANO I REQUISITI

Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi                                                  Modem (CL55,CL10, AM53)

e/o controllo in remoto

Monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro                                         Modem (CL55,CL10, AM53)

e dei parametri di processo mediante opportuni

set di sensori e ad attività alle derive di processo

Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto

con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio

comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).

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