Al via dal 27 settembre le domande per accedere agli incentivi della misura PNRR “Parco AgriSolare”.
É stato pubblicato il 23 agosto 2022 sul sito del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) l’avviso pubblico che approva il Regolamento Operativo. In tale avviso sarà possibile leggere le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, a cui sono destinati 1,5 miliardi di euro nell’ambito della misura PNRR “Parco Agrisolare”.
La misura è inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, ed è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare.
Le risorse sono destinate alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria per una quota pari a 1,2 miliardi di euro, mentre due quote di 150 milioni di euro sono destinate rispettivamente alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli. Un importo pari almeno al 40% delle risorse complessive è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.
Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Sarà possibile presentare progetti per installare impianti fotovoltaici fino a 500kW sui fabbricati strumentali all’attività, compresi gli agriturismi, con un contributo in conto capitale (tra il 40% e il 70% della spesa massima ammissibile) che potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle coperture con la rimozione di amianto (ove presente) e/o migliorando la coibentazione e areazione. Tali progetti potranno essere abbinati anche all’installazione di sistemi di accumulo e di ricarica elettrica.
I soggetti beneficiari della misura sono:
– gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
– le imprese agroindustriali (l’elenco dei Codici Ateco saranno definiti nell’avviso);
– le cooperative agricole e le cooperative o loro consorzi (di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs n.288 del 18 maggio 2001);
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari inferiore ai 7000 euro annui.
Gli impianti fotovoltaici potranno avere potenza compresa tra 6 kWp e 500 kWp.
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico può essere accompagnato da:
– rimozione e smaltimento dell’amianto e/o eternit dalle coperture;
– realizzazione dell’isolamento termico delle coperture;
– realizzazione di un sistema di areazione connesso alla sostituzione del tetto;
– installazione di sistemi di accumulo;
– installazione di sistemi di ricarica elettrica.
La spesa massima ammissibile è pari a 750.000 euro per singolo impianto, nel limite di 1 milione di euro per singolo soggetto beneficiario.
Contributo in conto capitale con diverse intensità di aiuto rispetto alla spesa ammessa e in funzione alle categorie di attività:
- produzione agricola primaria = 40% (50% per Regione del SUD) + 20% giovani agricoltori (o investimenti collettivi; zone soggette a vincoli naturali);
- trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli = 40% (50% per Regione del SUD)
- trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli = 30% dei costi ammissibili + 20% per piccole imprese (10% medie imprese) + 15% per investimenti nelle zone assistite che soddisfano le condizioni di cui all’art.107, par. 3, lett.2) del Trattato.
In allegato avviso pubblico.