Il settore vitivinicolo risulta fra quelli maggiormente colpiti dalle misure restrittive dovute all’emergenza COVID 19. L’aumento delle giacenze di alcune tipologie di prodotto dovute alla mancata vendita per la chiusura del canale HORECA e alle difficoltà sui mercati esteri hanno condotto il governo ad emanare alcune misure volte a gestire le eccedenze e a contenere la futura produzione: la distillazione di crisi, la riduzione volontaria delle produzioni d’uva per i vini DOP e IGP e la riduzione obbligatoria delle produzioni d’uva per i vini generici.
La discussione sulla riduzione volontaria delle rese per le uve destinate alla produzione di vini DOP ed IGP è in atto in questi giorni fra Regioni e MIPAAF.
Questa misura è di estremo interesse per le nostre imprese ma molto dipenderà dal valore del premio che il MIPAAF deciderà di attribuire per la riduzione della produzione. Confagricoltura ha promosso un emendamento al testo del DL rilancio che mira a fissare un contributo pari al costo sostenuto per realizzare le riduzione volontaria della produzione ed al mancato ricavo delle uve oggetto di riduzione, tenendo conto della tipologia dei vini cui esse sono potenzialmente in grado di essere destinate.
L’auspicio è che il plafond venga interamente utilizzato per la misura a cui è stato destinato e non venga dirottato verso altre misure e verso altre produzioni.