Subito un tavolo ministeriale con organizzazioni e regioni per affrontare l’emergenza e programmare al meglio le iniziative future
La Giunta di Confagricoltura, ha affrontato in particolare la difficile situazione della applicazione dei Piani di sviluppo rurale che rischia di determinare la perdita di ingenti risorse comunitarie specie in alcune Regioni.
L’analisi è impietosa e non lascia spazio a dubbi: “Sono a rischio disimpegno poco più di 444 milioni di euro di risorse comunitarie a valere dei piani di Sviluppo rurale regionali e nazionali; per una spesa pubblica complessiva di quasi 800 milioni di euro che verrebbe meno per il sistema agricolo nazionale (v. tabella).
“E’ particolarmente grave poi – evidenzia la Giunta – che oltre i tre quarti delle somme comunitarie a rischio siano concentrate in quattro delle cinque regioni meno sviluppate e cioè Puglia, Sicilia, Campania e Basilicata; sommando anche il possibile disimpegno del Psr della Regione Sardegna si arriva ad oltre l’80 delle somme a rischio che si concentrano in sole cinque regioni meno sviluppate ed in transizione.
La Giunta di Confagricoltura si è quindi soffermata sulle cause che hanno determinato questa situazione e che vanno quanto prima rimosse: “Lentezze amministrative inaccettabili, in primo luogo, che hanno interessato l’emanazione dei bandi e le istruttorie delle domande; ma anche una programmazione che non ha tenuto conto dei reali fabbisogni delle imprese.”
“Dobbiamo ora intervenire con urgenza sulle amministrazioni meno performanti per evitare di perdere risorse – ha ribadito il presidente Giansanti – ma in prospettiva va promossa una visione più strategica e coordinata dei piani con una particolare attenzione alle misure di più diretto interesse delle imprese e con una ricaduta effettiva in termini di crescita e di occupazione. Sono questi gli interventi sui quali vanno concentrate le risorse, evitando una dispersione che certo non giova in termini di efficacia e di efficienza della spesa. A tale scopo potrà sicuramente risultare utile la riforma della PAC per il ‘post 2020’ e la predisposizione del Piano Strategico Nazionale proposto dalla Commissione europea.”
“Ho scritto nei giorni scorsi al ministro Bellanova per sollecitare tutta l’urgenza e la rilevanza che richiede questa situazione – ha concluso il presidente Giansanti – proponendo anche l’istituzione di un tavolo specifico partecipato da organizzazioni agricole e regioni per indirizzare al meglio l’attività nelle prossime settimane, evitando per quanto possibile il disimpegno ma anche per programmare azioni efficaci per l’immediato futuro.
Risorse dello sviluppo rurale a rischio disimpegno automatico al 31 dicembre 2019 – Situazione aggiornata al 15 ottobre 2019 | |||||
(elaborazione Confagricoltura su dati Agea – milioni di euro) | |||||
Risorse UE a rischio | Totale spesa pubblica | % Risorse UE a rischio | |||
Psr Puglia | 148,8 | 245,9 | 33,5% | ||
Psr Sicilia | 86,6 | 143,2 | 19,5% | ||
Psr Campania | 64,4 | 106,4 | 14,5% | ||
Psr Basilicata | 41,3 | 68,3 | 9,3% | ||
Totale regioni meno sviluppate | 341,1 | 563,8 | 76,7% | ||
Psr Sardegna | 24,9 | 51,8 | 5,6% | ||
Totale regioni meno sviluppate ed in transizione | 366,0 | 615,7 | 82,3% | ||
Altri Psr | 78,5 | 177,2 | 17,7% | ||
Totale generale | 444,5 | 792,9 | 100,0% | ||