“Il positivo incremento registrato oggi alla Borsa Merci della Camera di Commercio di Foggia nella quotazione del grano duro, che segue quello di altre borse merci italiane, testimonia di un crescente apprezzamento della produzione nazionale e di una stabilizzazione verso quotazioni, ancora non del tutto soddisfacenti in vista della imminente campagna cerealicola 2024, ma che si avviano a tener conto degli elevati costi di produzione degli agricoltori”.
È questo il primo commento di Confagricoltura Foggia al termine della seduta odierna della Borsa Merci della CCIAA di Foggia che ha registrato un generalizzato aumento sulle diverse tipologie di grano con un significativo più 15 sul grano fino.
“La quotazione del grano duro rilevata nei mesi scorsi giustamente preoccupa i produttori di Capitanata – prosegue l’associazione di categoria presieduta da Filippo Schiavone. Ma non è lasciandosi prendere dal panico o mettendo in campo azioni utili solo ad ottenere visibilità sui giornali che si difendono realmente gli interessi della categoria. Il risultato odierno scaturisce anche da politiche di acquisto del prodotto nazionale che come associazione abbiamo più volte sollecitato. Ci auguriamo adesso che questa tendenza possa consolidarsi nelle prossime settimane. Per evitare azioni speculative a danno dei produttori – evidenzia l’associazione di categoria – rimane fondamentale mettere in campo interventi di conferimento del nuovo grano ad Organizzazione di prodotto o alle Cooperative di agricoltori. Solo così si può, nel corso del tempo, fare massa critica e gestire adeguatamente gli equilibri tra domanda e offerta”.
“In questo modo – rimarca il presidente Schiavone – con un lavoro costante di interlocuzione interprofessionale lungo la filiera, potremo raggiungere una stabilizzazione nei prezzi che dia garanzie a tutte le imprese coinvolte. Un’esigenza particolarmente rilevante qui in Capitanata, un territorio che ha nella cerealicoltura un asset strategico per la tenuta complessiva di tutto il sistema economico-produttivo”.